
Ancora una volta la natura ci fornisce la soluzione a molti problemi. Questa volta arriva dalla California la scoperta di una specie che può risolvere molti problemi legati all’ambiente, all’agricoltura e alla salute. Scopri subito di cosa si tratta e come funziona il miracolo green che la scienza sta studiando.
La pianta californiana affascina ambientalisti e scienziati
Il suo nome scientifico è Baccharis pilularis, ma è conosciuta in California con il nome comune di coyote brush. In italiano, l’arbusto del coyote. Si tratta di una pianta molto presente sulla costa e nascondo un grande segreto sotto la sua folta chioma. Un vero super potere ecologico da conoscere a fondo.

La specie vegetale è già protagonista di molti progetti ambientali Per le straordinarie capacità rigeneranti per il suolo degradato. Ma anche perché è in grado di assorbire anidride carbonica e favorisce la biodiversità. Proprietà fondamentali per il Pianeta. Inoltre, si tratta di una pianta molto resistente e facile da coltivare in quanto resiste alla siccità.
L’arbusto del coyote cresce in modo spontaneo ed è in grado di sopravvivere a incendi e all’inquinamento. Questo perché ha una grande capacità di adattarsi a ogni situazione e condizione. Per tale ragione viene definita pianta resiliente dai ricercatori. La specie ha un fogliame fitto e verde che offre riparo agli uccelli e attira insetti impollinatori oltre a fare da casa per piccoli mammiferi. Un vero punto di riferimento per l’ecosistema.
Il coyote brush come alleato contro la desertificazione
La Baccharis pilularis rappresenta una grande ed efficace arma contro il cambiamento climatico. Questo perché ha un apparato radicale che va in profondità stabilizzando il terreno. Un ottimo metodo per contrastare l’erosione e migliorare la qualità del suolo aiutando anche nel settore dell’agricoltura in modo sorprendente ed efficace.

Ma una delle sue funzioni più sorprendenti è detta carbon silk, ovvero la capacità di assorbire dall’aria l’anidride carbonica. Un effetto che consente di ridurre l’effetto serra. Inoltre, ha una grande adattabilità e per questo motivo può prosperare in ogni tipo di ambiente. I ricercatori stanno pensando a un uso eccezionale.
Ovvero, diminuire il rischio di desertificazione piantando il coyote brush nelle zone a rischio. Questo utilizzo è già iniziato nella California settentrionale dove ha permesso di ricolonizzare le terre agricole in stato di abbandono. In questo modo si è potuto rendere di nuovo verde gli ambienti in modo economico ed ecologico aiutando l’ambiente e gli animali.
Un’importante risorsa per agricoltura e terreno
Il ruolo ecologico di questo arbusto è molto importante, ma non è l’unico. Infatti, la coyote brush è molto importante anche per la capacità rigenerante del terreno, quindi utile per l’agricoltura. Il vantaggio viene proprio dalle radici fitte e profonde che migliorano la struttura del suolo arricchendolo, trattenendo l’umidità e favorendo l’attività microbica positiva.

Tutto ciò si traduce in una naturale fertilizzazione del terreno oltre a renderlo meno secco, quindi con minore necessità di annaffiature. Dove c’è la specie californiana, si può evitare di fertilizzare troppo evitando di usare prodotti chimici. Inoltre, le foglie della pianta fungono da pacciamatura, come anche i rami secchi che cadono sul terreno.
In questo modo la terra resta umida e le piante sono protette dai parassiti. Basta posizionarle accanto ai campi coltivati e non si dovranno utilizzare pesticidi. Questo perché l’arbusto del coyote attira insetti utili a eliminare i parassiti, come api e coccinelle che si rifugiano tra i rami della specie vegetale.
Il futuro green, la natura ci fornisce la soluzione
Il coyote brush è solamente uno dei molti esempi di come sia fondamentale la biodiversità per affrontare i cambiamenti climatici. Ma anche il degrado del suolo e la scarsità di nutrimento oltre che di acqua. L’arbusto della California è una specie resiliente, un chiaro esempio di come adattarsi è il modo migliore per sopravvivere ma anche per aiutare la natura a ricrescere.

Si tratta di un faro nella notte, una speranza reale di recuperare le zone desertificate e impedire che altre aree vengano colpite. Una pianta di cui tenere conto e da cui partire per cercarne altre con caratteristiche simili da poter utilizzare per migliorare il suolo e contrastare gli effetti negativi della civiltà e dei cambiamenti climatici.
La Baccharis pilularis mostra come la soluzione è spesso sotto i nostri occhi anche in forme non troppo appariscenti. Questo piccolo arbusto, infatti, può risolvere problemi giganti con la sua semplice presenta. Una pianta selvatica e apparentemente insignificante, può essere una soluzione importante per il Pianeta in modo sostenibile e semplice.