Svelato l’effetto del te verde che accelera il metabolismo e brucia i grassi in eccesso

Sempre più diffuso anche in Italia, il tè verde si configura come una variante concepita e spesso anche solo percepita come “benefica” o comunque più naturale rispetto a quello che nel nostro paese viene conosciuto come tè nero, che resta largamene la variante più diffusa. Si è detto tantissimo in merito al te verde, ma non tutto è effettivamene reale, tra i benefici e controindicazioni.

L’origine del tè verde

Come ogni forma di tè è di origine prevedibilmente cinese anche se questa è antichissima, ed ha portato numerose bevande diffuse nel corso delle varie culture e nella storia ad essere configurate effettivamente come tali. Se in Cina ed in buona parte dell’Oriente il tè verde resta molto diffuso in Italia è ancora una nicchia seppur in aumento.

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Se il mondo del tè, generalmente parlando è immenso, non è da meno quello della variante verde che prima di diventare una delle bevande più diffuse al mondo ha trovato una diffusione capillare specialmente in aree come l’estremo Oriente e nel sud est asiatico con alcune differenze nella preparazione e nella cottura.

Naturalmente sono impiegate le foglie di una specifica pianta Camellia Sinensis, conosciuta proprio come pianta del tè, che sono coltivate da millenni, in Asia infatti le coltivazioni sono estremamente antiche e seppur concettualmente modernizzate, le abitudini restano molto spesso legate anche a fattori storici. La cultura britannica durante l’epoca imperiale è divenuta ugualmente legata a questa forma di bevanda.

Differenze con altri tipi di tè

Anche se può sembrare strano per qualcuno, le varie forme di tè derivano dalla medesima pianta, la già menzionata Camellia Sinensis, ciò che cambia è la lavorazione delle foglie. La forma più diffusa è quella che in Occidente viene conosciuta come tè nero, che viene ottenuta tramite un processo di ossidazione delle foglie.

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Questo processo contribuisce a modificare la conformazione, l’aspetto ma anche parte delle forme di nutrienti che sono conseguenti alla lavorazione, si tratta di qualcosa che viene considerato al pari della fermenatazione ma non è la stessa cosa. L’ossidazione delle foglie di tè è un processo naturale in paricolari ambiti di calore ed umidità.

Il tè verde invece non subisce ossidazione quindi resta “puro” , viene trattato con vapore fattore che preserva ogni condizione originale di questo prodotto. Ciò si evince anche dal sapore e dalle preparazioni che sono sensibilmene differenti a seconda della sotto tipologia, e per questo il tè verde viene identificato anche come elemento “curativo” e benefico.

Contenuto del tè verde

E’ naturalmente costituito nella forma di bevanda come un elemento estremamente idratante, che mantiene intatte quasi totalmente le proprietà intrinseche e fortemente antiossidanti (maggiori rispetto al tè nero). Abbondano in particolare alcuni minerali come ad esempio il potassio, magnesio, sodio e zinco, in quantità minori anche ferro e proteine oltre a vari gruppi di vitamine.

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Viene spesso considerato meno ricco di teina, che è la medesima forma di flavonoide della caffeina, per questo motivo a parità di peso spesso (ma non sempre, dipende dalla qualità e da come il tè è stato lavorato in precedenza) viene considerato meno “eccitante” e più portato ad essere adatto ad un consumo prima di dormire.

Tra le proprietà riconosciute si configurano proprio quelle calmanti e rivitalizzanti che riescono a rendere questa bevanda adatta a vari momenti della giornata. Il gusto più delicato rende più facile consumarlo anche a ridosso di varie pietanze, e può essere naturalmente arricchito con dolcificanti ed elementi di sorta, anche se molti lo preferiscono “al naturale”.

Effetti benefici

Gli effetti benefici riconosciuti sono diversi, ha una eccellente proprietà antiossidante, dovuto anche alla presenza del potassio, il che rende il tè verde estremamente utile per rinforzare il sistema nervoso. La sua buona configurazione in termini nutrizionali lo rende molto efficace anche in misura protettiva per il cuore ed i vasi sanguigni.

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Non è un caso che risulti spesso essere citato nelle bevande che fanno bene al cuore, ed una dose frequente di tè verde può significativamente ridurre i rischi legati al colesterolo alto, regolarizzando la variante “cattiva” LDL sviluppando una forma di stimolo per quella “buona”. Diversi studi hanno evidenziato anche una buona forma di protezione contro le malattie neurodegenerative.

Il tè verde viene anche identificato come “sgrassante” anche se letteralmente questo non è vero, non “brucia i grassi” ma può indirettamente contribuire a sviluppare una azione di “incentivo metabolico” e ridurre lo stimolo della fame oltre a concepire un “boost” per la diuresi. Allo stesso modo viene spesso impiegato come tonificante.

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