Una pratica che si sta diffondendo sempre più è l’abitudine di assumere integratori, sebbene naturali, che non dovrebbero comunque sostituire la mancanza di nutrienti che non riusciamo ad ottenere tramite un’alimentazione adeguata, sana e soprattutto equilibrata. È come se ci mancasse una conoscenza nutrizionale di base.
E questo solleva molte domande, perché non esiste un vero e proprio manuale che ci insegni come alimentarci correttamente per ricevere un apporto adeguato e bilanciato di tutto ciò di cui abbiamo bisogno per stare bene e in forma. Per questo motivo, voglio provare a spiegarti perché gli esperti sconsigliano di assumere troppi integratori.
La raccomandazione è particolarmente importante alla luce dei danni che il nostro corpo può subire con gli integratori di ferro, che non sempre sono un toccasana. Approfondiamo l’argomento e cerchiamo di chiarire alcuni aspetti, anche con il parere del nostro esperto.
Il ferro: un minerale essenziale
Chi soffre di carenza di ferro, conosce bene i problemi legati a questa mancanza, che non è facile da risolvere, perché si tratta di un minerale che utilizziamo continuamente. La sua funzione biologica è quella di alimentare l’emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno nel sangue.
Ma la sua funzione è anche strettamente legata al metabolismo, tanto che è indispensabile per supportare la gestione muscolare e il sistema immunitario, in quanto un corretto equilibrio di ferro ci permette di muoverci e svolgere attività.
Se il ferro è insufficiente, va integrato; e di solito, per un’integrazione completa ed efficace, si ricorre a integratori specifici. Quindi, se valori come la sideremia e la ferritina sono bassi, si interviene subito per evitare problemi di anemia.
Ma attenzione: non è sempre benefico
Non è un farmaco, ma comunque introduce nell’organismo elementi che potrebbero non essere del tutto salutari. Per questo motivo, è importante assumere integratori di ferro solo sotto controllo medico, perché potrebbero insorgere problemi, anche seri, che è meglio evitare.
Innanzitutto, c’è il rischio di reazioni allergiche, che si manifestano principalmente come disturbi gastrointestinali. Ma se la situazione persiste, potrebbe essere necessario interrompere la terapia per evitare uno shock anafilattico, che è assolutamente indesiderabile.
Ma come è possibile che il ferro, un minerale presente nel nostro corpo, possa farci male se assunto tramite integratori? È semplice: dipende da cosa viene aggiunto al ferro per renderne possibile l’assimilazione da parte dell’organismo e del metabolismo, che spesso ne risente.
Cosa dicono gli esperti
Proprio perché si tratta di una questione medica complessa, voglio fornirti alcune informazioni per capire perché il ferro deve essere somministrato sotto controllo medico, e mai in modo autonomo, che potrebbe essere dannoso per l’organismo. Per questo motivo, sono stati condotti degli studi che ti presenterò.
Secondo l’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, esiste un limite massimo di somministrazione di integratori di ferro che non deve essere superato. Per gli adulti, si parla di un massimo di 45 mg al giorno, oltre il quale si rischiano, oltre ai problemi di allergia, anche danni permanenti al fegato e al sistema digestivo.
In ogni caso, ti verrà sempre consigliato di monitorare eventuali sintomi che potrebbero manifestarsi durante l’assunzione di integratori di ferro, come nausea, stitichezza, gonfiore addominale e alterazioni del gusto. Alcuni pazienti, infatti, tendono a sospendere e a richiedere altri tipi di integratori, a causa di questi fastidi che diventano ingestibili.
Quando il ferro diventa tossico
È chiaro che solo un medico sa quando iniziare e quando interrompere la terapia con integratori di ferro. C’è un limite che non va mai superato, nemmeno quando i valori di ferro si ristabilizzano, per evitare problemi come l’emocromatosi.
Si tratta di una malattia che può diventare un problema serio, in quanto porta all’accumulo eccessivo di ferro nei tessuti, e chi assume questi integratori può trovarsi in situazioni dannose e pericolose. A questo punto, è indispensabile la presenza di un medico che sappia cosa fare.