
Quando si parla di potenziare il sistema immunitario, esistono diversi alimenti che si rivelano non utili, ma bensì preziosi. Tra questi, rientra l’arancia. Nelle prossime righe, vediamo bene perché può essere considerata un’alleata senza pari dell’efficienza delle difese immunitarie. Continua a leggere per saperne di più su questo tema!
Arancia: cenni storici e varietà
L‘arancia è il frutto di una pianta appartenente al genere Citrus. La specie vegetale è originaria della Cina ed è stata introdotta in Italia durante il Medioevo grazie agli Arabi. Non a caso, il termine italiano “arancia” deriva dalla parola araba “marandj”. La Cina è ancora oggi tra i principali produttori a livello mondiale, insieme con Paesi come la Spagna, il Messico, Israele e il Brasile.

In natura esistono le varietà amare e quelle dolci. Nel primo caso, parliamo di una tipologia di frutto noto anche con l’appellativo di “arancia di Siviglia”. L’associazione con la città spagnola è dovuta al fatto che, per lungo tempo, l’arancia amara è stata qui coltivata per lungo tempo. Quella dolce, invece, è nota come arancia Valencia.
Un mix tra dolce e aspro è invece la caratteristica principale dell’arancia navel, originaria del Brasile e nota anche per la sua scorza particolarmente dura. Come non citare, inoltre, il sanguinello, un ibrido botanico di grande successo, e le famosissime arance tarocco? Dietro a un singolo frutto, c’è un vero e proprio mondo di sapori.
Proprietà nutrizionali dell’arancia
Vediamo ora le principali proprietà nutrizionali dell’arancia partendo dall’apporto energetico, pari a circa 34 calorie all’etto. In 100 grammi di arancia troviamo circa l’87% di carboidrati, il 5% di lipidi e l’8 di proteine. Frutto ricco d’acqua – su un singolo etto, quasi 88 grammi sono a base d’acqua – l’arancia è anche fonte di fibre, soprattutto insolubili (circa 1 grammo su 1,6).

Per quanto riguarda i micronutrienti, troviamo innanzitutto la vitamina C, in un dosaggio pari a 50 mg all’etto (parleremo meglio in seguito delle sue preziose funzioni). L’arancia contiene altresì vitamine del gruppo B, in particolare niacina, tiamina e riboflavina, fondamentali per un metabolismo cellulare all’insegna dell’efficienza.
In questo frutto è possibile trovare, inoltre, tracce di vitamina A e un contenuto interessante di minerali, dal potassio, prezioso ai fini del mantenimento della regolarità pressoria, presente in un dosaggio pari a 200 mg all’etto. Da non dimenticare è altresì la presenza di calcio, fosforo, sodio e ferro. Lato antiossidanti, troviamo anche, tra le varie molecole, i flavonoidi e le antocianine.
Il ruolo della vitamina C per il sistema immunitario
L’arancia è una delle principali fonti alimentari di vitamina C. Questo micronutriente, altrimenti noto con il nome di acido ascorbico, è una vitamina idrosolubile. Ciò significa che l’organismo non è in grado di provvedere in maniera autonoma alla sua sintesi, ma che è necessario integrarla attraverso la dieta o la supplementazione. Assumerla attraverso l’arancia è l’ideale anche per un altro motivo.

La vitamina C è estremamente termolabile e perde le sue proprietà nel momento in cui viene esposta ad alte temperature. Ciò non accade con le arance, in quanto si consumano tranquillamente crude. Grazie alla sua forte efficacia antiossidante, questo micronutriente è in grado di fare la differenza per quanto riguarda l‘efficienza del sistema immunitario.
Questa proprietà va ben oltre l’efficacia protettiva contro le affezioni stagionali alle vie respiratorie e la capacità, in caso di infezione, di accorciare i sintomi. Diversi studi hanno infatti portato alla luce il contributo della vitamina C nell’ambito della prevenzione di diverse tipologie di tumori, tra cui quello allo stomaco. Doverosa parentesi: per chiarimenti scientifici in merito a queste patologie, è il caso di consultare il proprio medico curante.
L’arancia ha controindicazioni?
L’arancia è un frutto che può essere proposto a qualsiasi età. La si può presentare anche nel piatto del bambino in svezzamento, avendo cura di togliere prima i semi. In questi casi, il piccolo senza denti la assume ciucciando lo spicchio. Nonostante i suoi benefici preziosi, esistono dei casi in cui l’assunzione deve essere evitata o moderata.

Tra questi rientrano le situazioni in cui, per via di condizioni come il sovrappeso o il diabete, è particolarmente importante tenere sotto controllo l’apporto di zuccheri attraverso l’alimentazione durante la giornata. L’arancia, inoltre, è da evitare se si è in terapia con ACE inibitori e con farmaci diuretici, tutti medicinali che possono aumentare i livelli di potassio nel corpo.
Fatta eccezione per questi casi, l’arancia si può assumere con tranquillità, scegliendola, per ragioni ambientali, quando è di stagione. I benefici che regala sono numerosi e riguardano, grazie alle fibre, pure l’intestino, anch’esso fondamentale per il buon funzionamento del nostro sistema immunitario, che dipende molto pure dall’equilibrio del microbiota intestinale.