
Andare a raccogliere i funghi e una passione di tantissime persone, che ritengono che sia un’attività rilassante a contatto con la natura e che ovviamente tende a regalare delle soddisfazioni, infatti permette di portare a casa degli ingredienti freschi e genuini. C’è però da dire che si tratta comunque di una pratica abbastanza pericolosa.
Quali sono i funghi più pericolosi
Sicuramente, il fungo più noto e temuto tra i funghi velenosi e l’Amanita phalloides, il quale è conosciuto anche come angelo della morte. Questo fungo accresce nei boschi dei latifoglie e conifere, il quale infatti, risulta essere molto difficile da individuare e da distinguere da altri funghi commestibili, soprattutto per le persone meno esperte.

Infatti, basta ingerirne anche solo una piccola quantità per andare a rischiare un’intossicazione gravissima. Altri funghi pericolosi includono l’Amanita muscaria, Chi ha il classico aspetto da fiaba, infatti si presenta con un cappello rosso e dei puntini bianchi. Ad essere pericoloso è anche l’Amanita pantherina, a cui bisogna fare particolarmente attenzione.
Infatti, questi ultimi non sono letali come il primo citato ma vanno a causare dei sintomi neurologici molto pesanti, come ad esempio le allucinazioni, la perdita di coscienza e anche le convulsioni. Da non sottovalutare c’è anche il Cortinarius orellanus, che va a provocare dei danni ai reni e ciò può avvenire anche dopo giorni dall’ingestione.
Quali sintomi si possono notare
Uno degli aspetti più pericolosi dell’avvelenamento da funghi è che spesso i sintomi non compaiono subito, infatti in alcuni casi ci vogliono addirittura 12 ore o anche i giorni per vedere i primi sintomi. Questo ritardo infatti può far credere che tutto stia andando bene, ma in realtà il nostro corpo sta già subendo danni.

Sicuramente, tra i sintomi più comuni troviamo la nausea, il vomito, la diarrea intensa, i crampi addominali e anche la febbre. Mentre nei casi più gravi possono seguire anche delle confusioni mentali, delle convulsioni, dei problemi renali e epatici o anche addirittura il coma. In ogni caso, nessun sintomo deve essere mai sottovalutato, anche il più lieve.
Infatti, se sospetta di aver mangiato un fungo velenoso è opportuno recarsi subito al pronto soccorso e se è possibile bisogna portare con sé il resto del pasto o anche un fungo crudo, in modo tale da riuscire a capire effettivamente se si tratta di un fungo velenoso o si può stare tranquilli.
Cosa fare per raccogliere i funghi
Per evitare alcuni rischi è importante seguire delle regole fondamentali, in modo tale da raccogliere i consumare i funghi con molta più tranquillità. Innanzitutto, non bisogna mai improvvisare, infatti se non si è sicuri al 100% è opportuno non andare a consumare quel fungo, in modo tale da essere sicuri che non risulti velenoso.

Bisogna raccogliere sempre i funghi interi, compresi il gambo e la base, in modo tale che il micologo possa andare ad identificare correttamente il fungo.non bisogna mai fidarsi dei rimedi popolari, infatti, strofinare l’aglio, osservare il colore o anche guardare se gli animali mangiano quel tipo di fungo non è un metodo sicuro.
Evitate anche di andare a mangiare dei funghi crudi, infatti anche quelli commestibili devono essere ben cotti, in modo tale da andare a distruggere eventuali tossine e parassiti. Vi consigliamo anche di non dare mai i funghi ai bambini piccoli, alle donne in gravidanza o anche persone fragili, anche se essi risultano essere controllati.
Cosa fare in caso di intossicazione?
Sì dopo aver consumato i funghi si vanno a manifestare dei sintomi sospetti. È importante correre subito al pronto soccorso o chiamare il 118, dato che il tempo risulta essere fondamentale. È opportuno portare con sé i resti dei funghi, in modo tale da permettere ai medici di individuare più velocemente la tossina e somministrare la terapia.

Infatti, il trattamento dipende sempre dal tipo di fungo che avete mangiato, infatti può variare dalla semplice idratazione endovenosa ma anche ad un intervento più intensivo con degli antidoti specifici o nei casi più gravi potrebbe servire anche un trapianto di organo. In ogni caso, sicuramente la raccolta dei funghi è una tradizione affascinante, ma bisogna farlo con grande attenzione e consapevolezza.
Infatti, anche se si tratta di una bella tradizione, sicuramente legata anche alla natura e che porta delle fantastiche soddisfazioni, essa deve essere praticata sempre con grande attenzione e consapevolezza in modo tale da non mettere a rischio la propria vita. È importante quindi avere sempre prudenza e non fare delle scelte azzardate.