Allerta olio d’oliva: queste le marche da non acquistare mai al supermercato

L’olio di oliva rappresenta senza dubbio uno degli elementi fondamentali e più apprezzati della dieta mediterranea, non solo per il suo gusto inconfondibile, ma anche per le sue straordinarie proprietà nutrizionali e organolettiche. Questo alimento, estremamente versatile in cucina, viene utilizzato sia a crudo che in cottura, ma trova impiego anche in ambiti diversi dall’alimentazione, come la cosmetica e la medicina tradizionale. Tuttavia, è importante sottolineare che non tutti gli oli di oliva disponibili sul mercato sono uguali: esistono infatti prodotti di qualità molto variabile, e non sempre quelli che troviamo sugli scaffali dei supermercati rispettano gli stessi standard qualitativi. È quindi fondamentale prestare attenzione nella scelta, per assicurarsi di portare in tavola un olio davvero benefico.

Diventa quindi essenziale imparare a riconoscere e distinguere le diverse tipologie di olio di oliva per poter effettuare un acquisto informato e salutare. La classificazione degli oli di oliva si basa su diversi parametri, tra cui la percentuale di acidità, che viene espressa in termini percentuali, e i processi di lavorazione a cui l’olio viene sottoposto. Questi fattori sono determinanti per stabilire la qualità finale del prodotto e, di conseguenza, il suo valore nutrizionale e organolettico. Saper leggere queste informazioni consente di scegliere un olio che sia davvero in grado di apportare benefici alla salute.

Un esempio significativo di olio di oliva meno pregiato e generalmente sconsigliato per il consumo quotidiano è l’olio di oliva raffinato. Questo tipo di olio viene ottenuto attraverso la rettifica di oli vergini che presentano difetti, utilizzando procedimenti chimici e fisici. Sebbene tali processi migliorino l’aspetto visivo e l’odore dell’olio, essi ne compromettono gravemente il profilo nutrizionale, privandolo di molte delle sue sostanze benefiche. Di conseguenza, l’olio di oliva raffinato si configura come un prodotto di qualità inferiore, che non offre gli stessi vantaggi per la salute rispetto agli oli di categoria superiore.

Olio di sansa

Un’altra categoria di olio di oliva che merita particolare attenzione prima di essere acquistata è l’olio di sansa di oliva. Questo prodotto viene ricavato estraendo l’olio residuo dalla sansa, ovvero dal materiale che rimane dopo la prima spremitura delle olive, costituito principalmente da polpa e frammenti di nocciolo. L’estrazione avviene tramite l’utilizzo di solventi chimici, dopodiché l’olio viene sottoposto a raffinazione e successivamente miscelato con una piccola percentuale di olio vergine per migliorarne le caratteristiche organolettiche.

Questa tecnica di produzione è perfettamente legale e l’olio di sansa di oliva è regolarmente commercializzato, tuttavia è importante essere consapevoli che il suo profilo qualitativo, sia dal punto di vista nutrizionale che organolettico, è nettamente inferiore rispetto a quello dell’olio extravergine di oliva. Per questo motivo, l’olio di sansa viene utilizzato prevalentemente nell’industria alimentare e nella ristorazione, dove il costo contenuto rappresenta un fattore determinante.

La ragione principale per cui l’olio di sansa di oliva viene preferito in questi contesti è il suo prezzo particolarmente basso. Tuttavia, è consigliabile evitarne l’uso nell’alimentazione quotidiana, poiché non garantisce gli stessi benefici sia dal punto di vista nutrizionale che da quello del gusto rispetto all’olio extravergine di oliva. Quest’ultimo, infatti, dovrebbe essere sempre la prima scelta per il consumo giornaliero, grazie al suo eccellente profilo nutrizionale e alle sue proprietà salutari.

Come riconoscere gli oli di bassa qualità

Per essere certi di acquistare un olio di oliva di alta qualità quando ci troviamo al supermercato, è fondamentale prestare attenzione ad alcuni elementi chiave. Il primo indicatore da considerare è sicuramente il prezzo: un olio di oliva venduto a un costo eccessivamente basso è spesso il risultato di una materia prima di scarsa qualità e di processi produttivi poco accurati, seppur conformi alla legge. Un prezzo troppo conveniente dovrebbe quindi sempre farci riflettere sulla reale qualità del prodotto.

L’etichetta rappresenta uno strumento prezioso per il consumatore attento. Se le informazioni riportate sono vaghe, incomplete o poco chiare riguardo alla provenienza delle olive e ai metodi di lavorazione, è opportuno essere cauti, poiché probabilmente si tratta di un prodotto di qualità discutibile. Un olio di oliva di buona qualità, invece, presenta sull’etichetta dettagli precisi sull’origine delle olive, la categoria dell’olio, il nome del produttore e altre informazioni utili che ne attestano la trasparenza e la tracciabilità.

Un ulteriore criterio di valutazione è l’osservazione dell’aspetto visivo dell’olio di oliva. Un olio di alta qualità si distingue per un colore che può variare dal verde intenso al giallo dorato, a seconda della varietà di olive e del grado di maturazione. All’assaggio, un buon olio extravergine sprigiona sentori fruttati, accompagnati da un leggero retrogusto amaro e piccante, segno della presenza di polifenoli e antiossidanti. Al contrario, oli che appaiono torbidi, troppo densi o che presentano un sapore neutro o eccessivamente dolce sono generalmente di qualità inferiore e meno pregiati.

Conseguenze per la salute di un olio di oliva di qualità

Un olio di oliva di alta qualità non si limita a essere gradevole al palato, ma rappresenta anche un vero e proprio alleato per la salute dell’organismo, grazie al suo ricco profilo nutrizionale e alle sue proprietà organolettiche. In particolare, l’olio extravergine di oliva è noto per i suoi effetti benefici sulla salute cardiovascolare, poiché contribuisce a mantenere bassi i livelli di colesterolo LDL e favorisce la salute delle arterie. Inoltre, la sua elevata concentrazione di antiossidanti naturali aiuta a contrastare i processi infiammatori e a prevenire l’invecchiamento precoce delle cellule.

Al contrario, gli oli di oliva di qualità inferiore, ottenuti tramite processi di raffinazione o estrazione con solventi chimici, non apportano gli stessi benefici nutrizionali. In alcuni casi, questi oli possono contenere residui di solventi o presentare un contenuto di grassi meno equilibrato, rendendoli inadatti a un consumo regolare. L’assenza di composti benefici come i polifenoli e le vitamine liposolubili riduce notevolmente il valore salutistico di questi prodotti, che dovrebbero quindi essere evitati nella dieta quotidiana.

L’olio extravergine di oliva, inoltre, contribuisce a migliorare la sensibilità all’insulina, favorendo un migliore controllo della glicemia e aiutando nella prevenzione del diabete di tipo 2. Oltre a ciò, svolge un ruolo positivo nella digestione, sostiene il sistema immunitario e facilita l’assorbimento delle vitamine liposolubili come la A, la D, la E e la K, essenziali per il benessere generale dell’organismo. Per questi motivi, l’olio extravergine di oliva dovrebbe essere sempre preferito come condimento principale nella dieta quotidiana.

Per concludere

In definitiva, sebbene sugli scaffali dei supermercati sia possibile trovare una vasta gamma di oli di oliva, non tutti sono ugualmente validi e benefici per la salute. La qualità dell’olio dipende in larga misura dalla selezione della materia prima e dai processi di lavorazione impiegati, che influiscono direttamente sul suo profilo nutrizionale, sulle proprietà organolettiche e sul sapore finale. Scegliere un olio di oliva di qualità significa investire nel proprio benessere e nella bontà dei piatti che portiamo in tavola.

È sempre consigliabile evitare le tipologie di olio di oliva raffinato, le miscele con altri oli e i prodotti ottenuti tramite processi industriali che prevedono l’uso di sostanze chimiche. Per individuare un olio di oliva di alta qualità, è importante valutare attentamente il prezzo, leggere con attenzione l’etichetta per accertarsi che riporti tutte le informazioni in modo chiaro e trasparente, e osservare l’aspetto dell’olio stesso. Solo così potremo essere certi di scegliere un prodotto genuino, ricco di benefici e capace di esaltare ogni preparazione culinaria.

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